
Ripa di Porta Ticinese 83
Isabella Mongelli è la prima artista in residenza da Combo nel 2020. Splendor Solis to Dodo Resurrection è un progetto sperimentale pensato per essere realizzato nel corso di una residenza di quattro settimane nel glass cube di Combo a Milano. L’artista presenta al pubblico due performance che danno il nome al progetto e che segnano l’inizio e la fine del periodo di residenza. Partendo da Splendor Solis – già presentata in diversi contesti – l’artista lavora alla realizzazione di Dodo Resurrection, performance inedita pensata come sequel di Splendor Solis. Nelle quattro settimane di residenza Mongelli utilizza il glass cube in una modalità insolita, ovvero come uno studio d’artista – con tanto di open studio a San Valentino – disseminando tracce materiali e immateriali del suo lavoro in luoghi e momenti diversi all’interno di Combo, nelle aree comuni e attraverso una pluralità di media e canali, tra cui Instagram e la Radio.
Programma
29/01 Splendor Solis (performance aperta al pubblico) —> FLUX SPACE
04/02 Artist Lecture —> FLUX SPACE
14/02 Open studio con l’artista —> GLASS CUBE
27/02 Dodo Resurrection (performance aperta al pubblico) —> FLUX SPACE – La performance è rinviata a data da destinarsi nel rispetto delle misure precauzionali disposte dalle autorità competenti.
Splendor Solis
La performance fa parte di una trilogia composta nell’ordine da Delphi Situations, Splendor Solis e Dodo Resurrection e parla di global meltdown, colonialismo ed estinzione attraverso una serie di riferimenti condensati in un presente performativo guidato dal montaggio. Splendor Solis appartiene alla sfera della visionarietà con una scelta precisa di avventurarsi nel colore, nel magico e nel manierismo. Mette insieme frammenti e oggetti in base ad un particolare gusto per le corrispondenze e creando un tutto bizzarro, dal Sole malevolente all’estinzione del Dodo nel XVII secolo, i tramonti russi, Marc Rothko da bambino che li osserva prima di emigrare in America, il colonialismo che genera estinzione. Nella fase di scrittura della performance è stato attivato un dialogo con l’antropologo Michael Taussig a proposito del sole e del global meltdown, a partire dalla considerazione che con l’aumento delle temperature aumenta anche la propriocezione dell’essere umano. Aderendo a questo stato di galvanizzazione mimetica che prevede anche l’entusiasmo, la performance procede attraverso un linguaggio attivo su più livelli e in prossimità con il pubblico.
Dodo Resurrection
La performance Dodo Resurrection è l’ultimo capitolo del progetto Splendor Solis. In un’atmosfera illuminata da un sole sinistro il Dodo risorge tra le rovine di Pompei e una serie di imprese lo porteranno alla possibilità di conquistare il Vello D’Oro così che finalmente potrà volare. Animato dalla metamorfosi, da un senso di perdita di un naturale stato originario e da uno spirito eroicomico, il Dodo proverà la via dell’adattamento inteso come la ‘forte fortezza di ogni forza’. A partire da un dilagante senso di alterità, la performance è un ragionamento sull’adattamento, la mimesi e il nuovo senso di trascendenza dato dall’ambiente in cui viviamo, una realtà pienamente science fiction.
Questo lavoro inoltra la ricerca di Isabella Mongelli nell’uso della performance come dispositivo di pensiero e di incontro, scoraggiando il voyeurismo del pubblico a favore della partecipazione alla creazione di un ragionamento attivo e visibile.
Isabella Mongelli si occupa di performance. Interessata ad azioni semplici in zone tematiche complesse, rimanda continuamente il senso a favore dell’ironia e della commozione. Con un approccio molto personale e teso a sfidare i confini tra linguaggi molto diversi, la sua ricerca si sviluppa tra il super visibile e l’invisibile. Nel suo lavoro il realismo si alterna ad un personale surrealismo creando un senso di straniamento e sospensione tra presente e futuro. Studia Psicologia Clinica laureandosi nel 2007 con una tesi sulla Psicomagia di Alejandro Jodorowsky. Ha iniziato la sua ricerca artistica nel 2010 a Roma in ambito underground con il progetto di video e performance IRINA Produktjions. Ha poi realizzato ‘my personal tarànto’ (2013-in corso) che comprende una serie di performance e uno spettacolo teatrale che a partire da Taranto – sua città di origine – apre una riflessione sulla vita in mezzo alla morte. Il progetto si è esteso anche oltre Taranto con Safari Here (2015-2017), prodotto nell’ambito del progetto europeo Corners of Europe, che consiste nella creazione di performance community based e site related sulla vita in luoghi post-industriali ai margini dell’Europa.
Il suo lavoro è stato presentato e realizzato in collaborazione con Xing Bologna, Teatro Pubblico Pugliese, Gdansk City Institute, Short Theatre, Santarcangelo Festival, Auto Italia South East London, Corners of Europe, Isis Arts Newcastle, BUDA Kunstencentrum, Fondazione Pino Pascali, Like a Little Disaster, 63rd77th Steps, Spazio Murat, PAV Parco Arte Vivente.